Vero e proprio boom di guadagni in Borsa per le società che lavorano al vaccino per il Coronavirus.
Un vero e proprio vaccino per il Coronavirus a quanto pare non esiste, ma esistono diverse società farmaceutiche e bio-tecnologiche che stanno lavorando per sintetizzarne uno, in grado di fermare quella che sembra essere l’inizio di una vera e propria epidemia.
Recentemente vi abbiamo aggiornato sulla notizia secondo la quale il Coronavirus sia un’arma batteriologica fuoriuscita da un laboratorio di bio-warfare, e sulla drammatica situazione a Wuhan per circa 24 italiani.
Oggi la notizia che ha destato la nostra attenzione l’ha riportata il Sole 24 Ore, raccontando che diverse società stanno ottenendo ingenti guadagni in Borsa solo per il fatto che stanno lavorando ad un vaccino per il Coronavirus.
Ciò avviene in previsione del raggiungimento del risultato e quindi del vaccino, ma certamente il tutto si tinge di una tinta più macabra se si considera che i futuri proventi delle società farmaceutiche che stanno lavorando al vaccino per il Coronavirus, saranno proporzionali alla domanda che si verificherà per lo stesso, il che lascia supporre che più il virus si sarà propagato, più dosi di vaccino saranno necessarie, più quindi i guadagni di queste società cresceranno.
Per carità, è utile, anzi, sacrosanto e ottimo che ci siano società che stanno tentando di realizzare un vaccino, rimane solamente da considerare l’equazione più danni = più vaccini necessari, e che gli investitori stanno scommettendo ora sui titoli in Borsa delle società farmaceutiche, forse con un pizzico di cinismo.
La società più vicina alla sintesi di un vero e proprio vaccino, è la Vir Biotechnologies, americana, con sede a San Francisco, quotata al Nasdaq.
Già da inizio anno la compagnia di bio-tecnologie americana ha prodotto un sontuoso 97% di rialzo, che si è fatto ancor più importante negli ultimi giorni, in cui ha dichiarato che “sta lavorando per verificare rapidamente se degli anticorpi monoclonali (mAb) si legano e neutralizzano il 2019-nCoV, conosciuto come il coronavirus di Wuhan.”