Il Coronavirus è un’ Arma Batteriologica Cinese Sfuggita di Mano

Il Coronavirus è un arma batteriologica cinese, ma è sfuggita di mano.

Il Coronavirus sarebbe un’arma batteriologica cinese ormai fuori controllo, a rivelarlo sono diverse fonti come un militare israeliano e la testata internazionale Washington Times, che collega il virus cinese a due laboratori di bio-warfare (guerra biologica, o batteriologica) di Wuhan, il capoluogo della provincia dello Hubei da dove sarebbe originata quella che sta diventando una vera e propria epidemia.

Essenzialmente, è bastato andare a ritroso nella programmazione di un’emittente cinese, Radio Free Asia, per accorgersi di un servizio del 2015 in cui veniva dato ampio spazio al laboratorio dedito a ricerche e sperimentazioni nel settore della guerra batteriologica.

Questo, unito al fatto che tale laboratorio, situato a Wuhan, è l’unico in Cina in grado di lavorare su virus così potenti e mortali, ha indotto a collegare la fuoriuscita dello stesso, al laboratorio.

La televisione italiana inoltre, avanza l’ipotesi che i reali numeri dei morti causati dal Coronavirus, sia decisamente maggiore rispetto a quelli inizialmente comunicati da Pechino, che potrebbe aver “coperto” sia l’origine del virus, sia il numero effettivo di decessi.

Il militare israeliano che ha fornito il suo parere di esperto sulla vicenda, ha un dottorato in Microbiologia Medica, dal 1970 al 1991 è stato senior analyst dell’Intelligence israeliana per quanto riguarda la guerra biologica e chimica.

Vi avevamo già parlato di questa sospetta epidemia in Cina agli inizi di Gennaio, quando ancora la notizia non era alla ribalta, leggi l’articolo qui.

Nel frattempo, in Cina, cominciano ad esserci i primi arresti “sospetti”.

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